Sociologia

“La formazione nella società complessa”

Questa sintesi ha come riferimento il manuale di Pedagogia Sociale: Scenari del presente e azione educativa di Anita Gramigna, (PG. 67-82) Parla del’intreccio scienza- tecnologia-società, nella cultura della complessità con cui rappresenta il filo conduttore del discorso.

1. Innovazione tecnologica e resistenza sociale
L’innovazione tecnologica è così fondamentale per la società moderna che la stessa è presa come parametro di riferimento per verificare il progresso di uno stato.La società stessa guarda con diffidenza all’innovazione, associandola al profitto, e ad una scarsa sensibilità per i diritti dei più deboli. Questo contrasto emerge chiaramente nei grandi incontri mondiali sul sviluppo sostenibile: la sensibilità per i temi ambientale e per i problemi economici dei paesi più poveri viene in messa in secondo piano rispetto agli investimenti per l’innovazione.
Inoltre si è diffuso un crescente individualismo(alimentato anche dai “modelli” trasmessi dai media) dove ognuno vive egoisticamente nei propri bisogni in una esasperata competitività con l’altro.
In questo scenario il ruolo fondamentale della scuola è quello di operare affinché la società si fidi dell’ innovazione, mettendo in evidenza i vantaggi che ne derivano per la comunità.

2. La complessità come orizzonte conoscitivo
Il disagio e la mancanza di certezze su futuro di ciascuno di noi (imprevedibilità degli eventi) sono i prodotti della così detta società complessa, che è costretta a studiare, approfondire novi percorsi e tentare nuove soluzioni ai problemi, in questo la creatività che ogni individuo possiede deve essere incoraggiata come unico istrumento per superare la ragione. Sarebbe necessario abbandonare anche qui, la strada delle certezze e della fede, assoluta nella ragione. La scuola può essere uno dei soggetti che incoraggiano alla creatività.

3. Sapere scientifico e crisi dell’oggettività
Crisi del sapere è dovuto alle